giovedì 4 giugno 2009


Dott.ssa Giuliana Galante Musicoterapeuta E-Mail: giulygala@tiscali.it Cell. 3476655657 Blog: giulygala@blogspot.com



Paziente: O. E.
Anni: 3
Diagnosi: Tetraplegia Spastica
Neuropsichiatra: Dott.ssa B– NPA (MO)
Organizzazione degli incontri: Venerdi mattino presso la Scuola dell’Infanzia G. R. (MO)
Orario: 9.00 - 10.00


La Relazione del programma di musicoterapia svolto è stata richiesta dalla scuola.

Di seguito si elencano gli obiettivi relativi al Progetto:

l Osservazione dello strumentario

l Scoperta dello strumento musicale come mezzo espressivo

l Tradurre costantemente i contenuti musicali in ambiti e codici espressivi diversi in modo graduato, a seconda della complessità dell’attività:

l Corpo

l Voce - stimoli Vocali

l Strumento

l Ampliare i canali di comunicazione/ socializzazione coi pari attraverso esperienze sonoro- vocali


l Creare un gruppo coi pari per brevi momenti di incontro (giochi sonoro- musicali) fuori dalla sezione in momenti non didattici



Relazione di verifica finale:

Le premesse epistemologiche del progetto individuavano dei punti chiave di seguito elencati:

l Il percorso centrato sulla persona e sulla valorizzazione di tutte le sue potenzialità (il paziente è parte attiva della terapia);
l la centralità del rapporto di fiducia e l’accettazione incondizionata rispetto al paziente;
l l’adattamento e la personalizzazione della seduta;
l l’accoglimento delle proposte della persona che vengono ampliate ed arricchite in uno scambio reciproco tra paziente e terapeuta.
L’aspetto centrale per il funzionamento dell’intervento terapeutico è stato rappresentato dall’accoglienza dell’utente fino alla presa in carico con la consegna della diagnosi, così da poter definire il percorso successivo.
Dall’analisi della domanda e della richiesta si sono osservati dei cambiamenti importanti che hanno riguardato l’aspetto sociale, la prossemica e lo sviluppo di tutta l'area musicale/vocale.
Il bambino ha partecipato a 10 incontri di gruppo, con la partecipazione di almeno un insegnante di classe, quest’ultima figura si è mostrata propositiva e collaborativa, all’inizio del percorso era necessaria per agevolare le esperienze musicali di E.
La metodologia utilizzata è stata “centrata” sul paziente, dall’ascolto passivo all’esplorazione degli strumenti, fino ad arrivare gradualmente all’accompagnamento sonoro, lavorando nell’ultima parte delle sedute sul canto d’insieme.
I momenti individuali sono stati importanti per stabilire il rapporto e la comunicazione in modo non verbale tra PZ/MT, dove il linguaggio per comunicare era quello dei suoni nelle diverse manifestazioni: suono/ritmo, vocalità/movimento.
Dalla fase di “ascolto/accoglienza” è stato possibile osservare i vari modi di vivere l’esperienza del bambino e la transizione dallo spazio armonico interiore, dal non-dicibile, non ascolto, verso la manifestazione delle sue emozioni e dei suoi sentimenti attraverso l'espressione musicale.
Osservazioni Partecipanti:
Il bambino ha manifestato un interesse maggiore verso strumenti di legno, e un'attrazione particolare per il tamburo di pelle, posizionato sulla pancia e suonato dai compagni della sezione, mostrando un'attivazione emotiva evidente a livello degli arti superiori. Durante le sedute ha espresso la voglia di comunicare attraverso il contatto fisico e la ricerca dello sguardo.
Si è mostrato interattivo col gruppo classe e nei momenti di musicoterapia d’insieme. E’ stato partecipativo nei momenti di piccolo gruppo e ha iniziato a imporsi sulle attività proposte, accettandole o rifiutandole in modo chiaro. I livelli di frustrazione sono migliorati già dopo i primi incontri in cui ha iniziato a contestualizzare il setting e a capirne le dinamiche.
Dal punto di vista della prossemica è dinamico rispetto allo sguardo, rimane bloccato dal punto di vista della prensione e nel movimento delle gambe, il braccio meno compromesso rimane il sinistro. Si è abituato allo spostamento in aule diverse, anche in più ambienti nella stessa mattina.
Attraverso il lavoro musicale e il canto durante i momenti della sezione ha sviluppato nuove lallazioni come ghe, maaaaaaa e bau, nei momenti di ascolto musicale si abbassa il livello di tensione corporea e ciò si nota soprattutto nei lineamenti del viso e negli arti superiori.
Si propone di proseguire il lavoro terapeutico in termini espressivi e di stimolazione dal punto di vista sensoriale.
Modena, 30 Maggio 2009

Dott.ssa Giuliana Galante
Specializzata in Musicoterapia

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