mercoledì 31 ottobre 2018

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba
Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte Ludwig Mirak) ed è un cantante/chitarrista, ha 29 anni ma con già delle esperienze importanti alle spalle. Il 13 settembre 2018 ha pubblicato il suo primo album “E’ quasi l'alba”. E’ nato e cresciuto nella Brianza comasca, ma da qualche anno lo abbiamo adottato qui a Carpi e devo dire che è stato un ottimo affare per il panorama musicale emiliano. “Allora raccontami da dove vieni a qual'è stato il tuo percorso”. Mio padre mi ha avvicinato alla musica nei nostri innumerevoli viaggi, in macchina ascoltavamo De Gregori, De Andrè, ma anche Queen, Madonna, Prince e a nove anni mi ha regalato la prima chitarra classica. Scrivo canzoni da sempre e sto cercando di presentare le mie composizioni al pubblico, nel 2009 ho partecipato ai provini di X Factor, arrivando alla selezione finale della squadra di Morgan ed uscendo contro Marco Mengoni. Successivamente mi avvicino alla scena hip hop della mia zona collaborando ad album e mixtape di diversi artisti. Insieme alla Dislout Clan comincio a frequentare i club della Lombardia, aprendo concerti di artisti più o meno noti. Nel 2012 ho prodotto con Kikko Palmosi (Modà, Emma, Annalisa, ecc.) un singolo "Buongiorno Mondo", il videoclip è stato curato dall'allora emergente Andrea Vetralla (Jovanotti, Nannini, Carboni, ecc.). Ad Aprile 2013 partecipo al Bungaro Stage, un'intensa esperienza di songwriting tenuta dal cantautore ed autore Bungaro. Decido poco dopo di fare dei passi indietro iniziando a lavorare su me stesso e sull'identità sonora che non avevo ancora trovato. “Parliamo di E’ QUASI L'ALBA”.
Questo album è stato scritto proprio tra Como e Modena, nel periodo del mio trasferimento per ragioni personali (la mia compagna è carpigiana ) poi successivamente è stato prodotto da Federico Truzzi e suonato da musicisti della zona come Enrico Mescoli, Mario Sehtl, Enrico Pasini, Luca Torreggiani, Elde Lini e Davide Cristiani “Bombabella”. Tutto corre molto velocemente e siamo costantemente distratti dalla finzione che non ci accorgiamo nemmeno della bellezza dei piccoli gesti. Nei miei 8 brani tratto temi come: le amicizie perse, il trasferimento in una nuova città, il rapporto nonno/nipote, la morbosità di una dipendenza, la relazione tra un ventenne ed una donna più grande per esempio nel brano che trovate su Youtube: Aramintha (Dove sei ?) E' possibile ascoltare questo brano qui: https://www.youtube.com/watch?v=s7NJM7xsktQ&t=69s “Quanto ha influito il cantautorato nella tua crescita musicale?” Moltissimo, in particolare adoro i testi di Guccini. Da amante della musica penso che oggi ci sia bisogno di raccontare delle storie. Ogni brano è un viaggio musicale, che dura circa il tempo di 3 minuti. Nei miei brani cerco condividere la vita quotidiana, sia la mia ma anche quella degli altri, e spero che le persone possano immedesimarsi. “Come ti vedi tra qualche anno? Dove stai andando?” Difficile rispondere a una domanda del genere, 10 anni fa non immaginavo di fare il percorso che ho fatto e mi vedevo diversamente. Spero che il mio lavoro sia la base per creare un mio spazio nel mercato discografico. Essere qui è già qualcosa, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ludwig Mirak complimenti per il tuo lavoro attuale e per il cd “E’ quasi l'alba”. Viva la buona musica! Giuliana Galante

giovedì 7 giugno 2018

Pet Therapy con Alice Fava

https://www.seidicarpise.it/crescere-insieme-ai-gatti-con-alice-fava CRESCERE INSIEME I GATTI con Alice Fava Dal mese di Maggio 2018 sono ripresi gli incontri organizzati dalla Dott.ssa Alice Fava, Educatrice, Operatrice degli interventi assistiti con animali presso il Gattile di San Marino di Carpi, il progetto prevede incontri per bambini dai 6 ai 12 anni. Alice Fava offre la sua collaborazione a enti e associazioni come ArteVita che è un associazione con cui collabora da alcuni mesi in diversi progetti, e Aliaperte, la sua pagina facebook a cui è possibile collegarsi per partecipare a eventi o visionare foto delle sue attività. Si occupa anche di seguire utenti a livello privato/ domiciliare e individuale. Con grande entusiasmo Alice ci anticipa che partira a breve un progetto chiamato “A battito di emozioni”, rivolto a bambini e adulti, con un maestro di batteria e percussioni che si chiama Roberto Cucchi: “ sono molto contenta di questo progetto perchè penso che le emozioni siano collegate al ritmo del nostro cuore dalla nascita, la cosa bella è che sono coinvolte le famiglie coi bambini”. Sei prima di tutto un'educatrice. Come definiresti questa figura? “L'educatore è una figura che la gente conosce poco, varia da regione a regione. Io lavoro in molti modi diversi, dipende molto dal tipo di progetto, l'educatore ha lo scopo di mirare all'autonomia dell'utente che varia in base all'età, che và dal bambino all'anziano”. Quando hai iniziato ad occuparti di Pet Therapy coi gatti? “Ho iniziato lo scorso anno in primavera, durante la bella stagione ed è piaciuto parecchio, quest'anno ho iniziatro a ricevere le richieste delle mamme dello scorso anno; di norma lavoro al massimo con 8 bimbi, con me c'è Monia, una ragazza che mi aiuta spesso, è una volontaria del gattile, mi da una grande mano. L'idea era nata al contrario, non riuscivo a farla partire perchè la proponevo alle scuole, pensando a un gruppo già formato, poi l'ho proposta direttamente al gattile, parlando con la presidentessa e abbiamo iniziato”. Come si sviluppa l'incontro? “Si va subito a contatto coi gatti, il gattile è diviso in zone, noi abbiamo una nostra oasi, che il gattile ha scelto per noi, in base al temperamento dei gatti; le attività sono diverse ogni volta e lo scopo è educativo”. Come ci si approccia al gatto. “Io guido i bambini su come avvicinarsi , per esempio spiego loro quali sono le zone fredde, le zone calde, dove a loro piace essere toccati. Il contatto fisico si crea con i gatti che si avvicinano a noi. Sono molto importanti le regole, sopo poche ma vanno rispettate: non si urla, si parla a bassa voce, si cammina e si toccano i gatti che vengono verso di noi in modo spontaneo. Noi siamo ospiti. Quali attività proponi? “Le attività sono sempre diverse: li abbiamo spazzolati, abbiamo costruito i giochi per loro, abbiamo costruito una piantina della loro casa; una nuova attività sarà osservare le varie razze”. Quanto incide ciò sulla sensibilità di bambini 2.0 abituati a giochi virtuali o all'uso dei tablet da piccolissimi? “Penso non solo a entrare in contatto con l'animale, c'è molto altro: accettare tempi e modi degli altri. I bambini non si conoscono, ogni volta si crea un gruppo nuovo, l'interazione tra loro è molto funzionale, fin ora ho visto atteggiamenti positivi e tra di loro cerco di stimolare una cooperazione. Si lavora insieme in gruppo ognuno coi suoi tempi. Ho lavorato con una bimba con problemi motori, un bambino con problemi all'udito, ma al di là delle differenze bisogna stimolare la creatività e giochi di tipo cooperativo, giochi sulla fiducia, il rispetto, il non avere fretta. Ci metto tutto l'impegno per rendere la pet therapy fruibile a più persone”. Il ruolo di coadiutore porta con sé un amore profondo per il mondo animale, unitamente ad una grande formazione e studio che c'è dietro. Occuparsi del bene del prossimo, bambino adulto o anziano che sia, è davvero una grande risorsa. Un’energia che va valorizzata e accompagnata ove possibile per focalizzare ed esprimere al massimo questo enorme potenziale. Complimenti ! Giuliana Galante

venerdì 1 giugno 2018

Arizona Sky in arrivo per i Blackadillacks
Finalmente a distanza di ben 5 anni è arrivato il nuovo album dei Blackadillacs, duo acustico carpigiano in giro dal 2004. I protagonisti sono Mattia Suppi Superbi, chitarra acustica e lead voice e Steve Ganzerla alla chitarra e cori, presenti alla Carpeat Street Food a Carpi il 20 Maggio. Mattia come hai iniziato ad avvicinarti al mondo della musica? “Nasce tutto da un concerto dei Nomadi nel 1987, ho iniziato a studiare chitarra da Gian Paolo Lancellotti, ma poco dopo ho scoperto che mi sentivo più un cantante che un chitarrista. A differenza di amici che si divertivano a provare in un garage io avevo voglia di esibirmi, Gian Paolo ha avuto un ruolo importante perchè ha contribuito a mettere insieme le prime band, ci faceva conoscere. A 16 anni ho iniziato a cantare e da li una lunga gavetta”. Parliamo degli anni '90. ”La prima metà è stata un'esperienza musicale con band in cui ho anche composto diversi brani di mio pugno in italiano, arrangiati poi insieme agli altri componenti; la seconda metà, che coincide con la fine del servizio civile, è stata fortemente caratterizzata dall'opportunità di suonare nei locali sia in acustico, insieme a Gianluca dei Flexus, allora in trio, ed anche in elettrico “ Arriviamo ai Blackadillacs. Quando vi siete formati? “L'idea è nata nel 2004. Per allargare la platea di chi ci veniva ad ascoltare abbiamo introdotto brani rock angloamericani; in realtà siamo nati come buskers, abbiamo partecipato a diversi Festival a Ferrara, per tre anni consecutivi e abbiamo partecipato al Festival “Strada facendo” a Concordia; poi abbiamo cambiato lo standard perchè io e Steve abbiamo iniziato a lavorare ai nostri brani, infatto il primo album è nato a cavallo del terremoto, poi uscito nel 2013, il titolo è “ROAD AND ROLL”, all'interno ci sono sei nostri brani”. E finalmente Arizona Sky! Parlami del testo... “La canzone che dà il titolo all'album è di Steve e parla di un cane che viene abbandonato nel deserto, legato a una pianta, in realtà il cane cerca di liberarsi ad ogni costo e ci riesce cercando di trovare la sua strada, parla delle sfide dell'uomo con le sue sfaccettature. In tutto nel CD ci sono 8 pezzi”. Da cosa inizi per creare i tuoi testi? “Inizio da un giro di accordi, poi arriva la melodia e infine cerco di associarla a un argomento. In questo album ho scritto 4 pezzi, ho cercato collaborazioni esterne, tanti musicisti che hanno partecipato alla registrazione dei nostri brani originali. Più ascolto questo album e più sono soddisfatto del risultato, penso che sia perfetto cosi come è venuto”. E il brano sulla nutria? “E' un mio brano nato dai miei viaggi da cicloturista nella bassa mantovana. In quelle zone spesso le nutrie vengono uccise dalle auto, e c'è un numero di nutrie davvero alto. Quindi ho pensato alla precarietà della vita e al bisogno quotidiano di provare emozioni non sempre belle. La nutria siamo noi e il mondo profondo”. Concludiamo cosi questa chiacchierata, in attesa dei prossimi concerti, e complimenti ai Blackadillacs. Intanto ci gustiamo il vostro album. Sempre rock alla vecchia maniera. Giuliana Galante

giovedì 17 maggio 2018

BLACKADILLACS in Concert il 20 Maggio

Blackadillacs in concert il 20 maggio A partire dalle ore 18,00 da non perdere i Blackadillacs. Il loro repertorio musicale spazia dai Creedence Clearwater Revival, Neil Young, Rolling Stones, Buffalo Springfield, Eagles,e chi ne ha più ne metta. Rock unplugged americano! Ve li presentiamo: Mattia Superbi alla voce e alla chitarra, Stefano Ganzerla alla chitarra e cori, autore assieme a Mattia di ben due album all'orizzonte. Per i veri amanti del rock e non solo, un concerto da non perdere!!!

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...