mercoledì 23 luglio 2014

Musicisti e curiosità

Tratto da: http://www.mariodaletta.com/1/aneddoti_e_curiosita_sui_compositori_del_passato_e_di_oggi_5154493.html Quando sono stati eseguiti a Vienna nel 1935, i primi estratti da Lulù di Alban Berg, il compositore ricorda un gruppo di aspiranti critici in mezzo al pubblico, che gridavano: “Viva Ciajcovskij!” “Poveri ragazzi!” ha osservato Berg. “I loro nonni hanno agito nello stesso modo quando è stata eseguita in questa stessa sala quaranta anni fa, la quinta di Tchaikovksy. solo che allora alcuni hanno gridato per Schubert." Nel mese di ottobre 1981, il pacifista compositore Luciano Berio ha dato uno speciale concerto all'aperto a Orvieto, per promuovere la pace. Nel condurre la sua ultima opera, Berio ha usato un colpo di cannone per simboleggiare la terribile distruttività della guerra. Purtroppo, l'esplosione è stata maggiore del previsto e, quando il fumo si è diradato, il signor Franco Ciampella è stato trovato ferito, sanguinante, e gravemente sconvolto, a una certa distanza dal suo posto di prima fila. Nella confusione che seguì, il via vai di ambulanze, venne occupato per diverse ore. "Questo doveva accadere", si lamentò Berio: "Quando stavo cercando di fermare la guerra con la mia musica!" Bach - Il nostro eroe, una volta, entrò in una sala gremita di gente dove c'era anche il suo ospite che suonava il clavicembalo. Ovviamente nel vedere Bach il tizio si alzò subito, pasticciando così con le dita e creando un accordo parecchio dissonante. Bach allora si precipitò sui tasti, risolse al volo l'accordo in questione e concluse con una cadenza adatta, e soltanto dopo salutò il suo ospite! Da ragazzino invece, quando ancora faticava a raggiungere i pedali dell'organo essendo ancora basso di statura, desiderando comunque almeno tenere qualche nota pare che premesse i pedali mediante una staffa che teneva in bocca (sarà vero???). Il compositore d'avanguardia John Cage era famoso per la produzione di opere eclettiche con l'inclusione di elementi musicali come statica, rumori di tutti i giorni, borbottii, e il silenzio. Qualsiasi cosa nelle vicinanze di Cage sarebbe diventato uno strumento musicale. Infatti, in una occasione, Cage ha attaccato un microfono a un cactus ignaro e l'ha suonato. Per molti anni Aaron Copland aveva guadagnato molto poco dalle sue composizioni. Un amico di Aaron osservò il giorno dopo che egli acquistò una nuova vettura molto appariscente "non sembra un'auto di un compositore". "infatti non lo è" rispose Copland, "E l'auto del direttore d'orchestra!" Handel - A quanto dicevano, era di carattere assai burbero e impulsivo. Però possedeva talora un sarcasmo non indifferente: Alle prove per il Flavio, sedeva al clavicembalo ad accompagnare e un tenore, non gradendo il suo modo di tenere il tempo, si arrabbiò e minacciò di saltare sul clavicembalo e sfasciarlo. Handel rispose: "Beh, fai pure, ma lasciami pubblicizzare un po' la cosa, verrebbe molta più gente a vederti saltare piuttosto che a sentirti cantare...". Pare anche che gli piacesse mangiare. Una volta, a quanto si racconta, andò in una taverna e ordinò pranzo per due. L'oste gli portò le doppie porzioni e, con fare complice, gli disse: "Beh... vedo che aspettate compagnia...". E Handel, scontroso: "Sono io Ia compagnia!". E si mangiò pranzo per due... Brahms - Altro caratteraccio se nella serata sbagliata! Raccontano che una volta fece commenti offensivi su molti dei presenti, dopodiché si rivestì e fece per uscire. Sulla porta si fermò e disse: "Se è rimasto qui qualcuno che ho tralasciato di insultare... beh, gli chiedo scusa!" Ogni tanto era decisamente maleducato... e lo salvava solo la battuta pronta. Si trovava attorniato da molte e ciarliere ammiratrici, cui non riusciva a sfuggire in alcun modo. Allora si accese un sigaro. Le ragazze furono alquanto scandalizzate che si permettesse di fumare loro praticamente in faccia. Qualcuna di loro gli fece presente: "Beh, insomma! Un gentiluomo non fuma alla presenza di gentili signore!". E lui, in mezzo al proprio fumo: "Care signore, dovreste saperlo, dove vi sono gli angeli, vi sono anche le nuvole!". A una festa dovette ascoltarsi una mediocre cantante che storpiava alcuni suoi Lieder; dopo la performance, la signora andò a chiedere un commento al compositore, ovviamente aspettandosi un complimento. Bramhs disse: "Beh, che dire, cantare è difficile. Ma alle volte ascoltare è pure più difficile.”. Brahms potrebbe essere incredibilmente scortese, anche con i suoi amici. Durante la riproduzione di una sonata di Beethoven con un amico violoncellista, un giorno, questi gli ha chiesto di azionare i pedali del suo pianoforte con meno entusiasmo. Più "morbido", si è lamentato, "non riesco a sentire il mio violoncello.”. "Sei fortunato," rispose Brahms. Durante le vacanze estive, Johannes Brahms cominciò a farsi crescere la barba. Qualche tempo dopo, Eduard Hanslick scrisse una colonna di giornale in cui egli osservò che il volto originale di Brahms “era difficile da riconoscere come il tema in molte delle sue variazioni”. Il compositore austriaco Gustav Mahler, una volta visitate le cascate del Niagara emise Il suo verdetto: "Fortissimo, finalmente!" Il critico musicale Ludwig Karpath una volta trovò Gustav Mahler seduto, avvilito e meditabondo, in un caffè viennese. Mahler spiegò che aveva appena saputo che suo padre era malato. Il giorno successivo, Karpath vide un uomo piangere che attraversa la strada. Ben presto si rese conto che era ancora Mahler e gli chiese se era successo qualcosa a suo padre. «Peggio, peggio, molto peggio», gridò Mahler. "Il peggio è successo, il Maestro è morto!" La notizia della morte di Wagner aveva raggiunto Vienna. Rossini - Un gruppo di suoi ammiratori voleva onorarlo con una statua e stava facendo una colletta per raggiungere la ragguardevole somma necessaria, 20.000 franchi. Quando Rossini lo seppe, disse: "Dannazione! Date a me i 20.000 franchi e ci starò io in persona in piedi sul piedistallo!" Su Wagner era alquanto dubbioso. Gli chiesero che ne pensasse del Lohengrin. "Mah, " rispose "non si può giudicare un'opera al primo ascolto. Ma di certo non ho intenzione di ascoltarla un'altra volta!" Sempre sul collega tedesco: "Wagner? Regala bellissimi momenti. Ma anche terribili quarti d'ora." Ancora su Wagner: un amico andò a trovare Rossini e gli trovò sul piano la partitura del Tannhauser capovolta. Gli chiese spiegazioni e il nostro disse: "Boh! Ho provato a suonarla da dritta, ma non ci si poteva fare nulla; l'ho girata, e va parecchio meglio!". La più divertente è però questa. Di solito i compositori terminavano le composizioni classiche con un explicit del tipo "Soli Deo gloria", "Amen" e simili. Il manoscritto di una Messa di Rossini termina con una formula del tipo: "Buon Dio, questa è la mia povera Messa. Tu sai, o Signore, come lo so io, che sono nato per scrivere opere comiche e che il mio patrimonio consiste in un poco di cuore e di ancor meno scienza. Abbi perciò compassione e lasciami entrare in Paradiso"! Schoenberg - Ha detto che non sarebbe mai in grado di comporre, come il compositore d’avanguardia John Cage. Una volta ha ricordato, "perché non avevo orecchio per la musica, ed è vero che io non sento i rapporti di tonalità e di armonia. Ha detto: “Tu vai sempre contro un muro e non sarai in grado di passargli attraverso”. Cage ha detto, allora, “battevo la testa contro il muro e ho cominciato letteralmente a colpire le cose, e ho sviluppato una musica di percussione che coinvolge i rumori. " Beethoven - La maledizione della Nona - notoriamente difficile, l’innovativa Nona (una volta si chiamava "il martello che infine ha ucciso il classicismo") è stata la sua prima sinfonia che è durata più di un decennio. E 'stata anche l'ultima. Incredibilmente, Schubert, Dvorak, sono morti dopo la composizione della loro nona sinfonia. Infatti, i musicologi hanno coniato il termine “sindrome della nona sinfonia”: Mahler, superstizioso della sua nona, ha prontamente cercato di completarne una decima - e subito morì. Anche Bruckner, nonostante la numerazione, le sue prime due sinfonie 00 e 0, è morto, mentre componeva il suo nono lavoro. E Sibelius? Si è saggiamente fermato dopo la sua ottava – ed è vissuto per altri 33 anni. Federico Stark invitò Beethoven, una mattina fu sorpreso di trovarlo nella sua camera da letto ancora vestito e con il volto coperto da uno spesso strato di sapone secco. Beethoven aveva pianificato di farsi la barba, si era insaponato la faccia la sera prima e, incredibilmente, aveva dimenticato di finire il lavoro. Moonlight Sonata - Una sera, mentre (il giovane Beethoven) era a passeggio, in prossimità della casa di un ciabattino, ha sentito qualcuno all'interno che suonava una delle sue composizioni. Fermandosi ad ascoltare ha sentito una ragazza che diceva di volere udire un vero musicista interpretarla nel modo adeguato. Beethoven entrò in casa e, notando che la giovane donna al pianoforte era cieca, si offrì di suonare il pezzo per lei. Lo ha fatto per più di un'ora e mentre lo faceva, la candela si spense lasciandolo al buio solitario della stanza. "Fuori, il cielo di notte illuminato dalla luna inviò i suoi radiosi raggi scintillanti nella stanza dove sedeva Beethoven. Lui era così ispirato dall'apprezzamento della sua musica con la giovane donna e la bellezza del clima nella stanza che compose la sua famosa “Moonlight Sonata". Beethoven, ha spesso eseguito un rituale curioso prima di comporre: immergeva la testa in acqua fredda. Anton Webern - Tale era la stranezza del compositore d’avanguardia, che durante l'esecuzione del suo trio a Londra, una sera, un violoncellista improvvisamente perse la testa: "Non ce la faccio più!" esclamò l'uomo, balzando dal suo posto – questo ispirò un’accesa discussione sulla stampa circa lo stato della musica moderna. Durante l’esecuzione di un brano orchestrale di Webern, un bambino di 11 anni si strinse addosso al padre dicendo: papà, ho paura! Segno evidente che la comunicazione era scattata. Sta a vedere se tra gli scopi della musica c’è anche quello di far paura ai bravi bambini.

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...