giovedì 12 dicembre 2013

Il coro: posizione semicircolare

Il coro: posizione semicircolare Ilteatro greco, in quanto edificio, si definisce strutturalmente solo in età ellenistica.Il teatro, creazione della civiltà greca, a partire dal V secolo a.C. si diffuse dalla Grecia vera e propria alla Sicilia e alla Magna Grecia, ma soprattutto in Asia Minore. L'edificio era composto da tre parti fondamentali: la cavea, l'orchestra e la scena. L'architettura era a gradinata, generalmente a semicerchio abbondante intorno all'orchestra; era divisa in diverse sedute per i diversi ceti sociali, era possibile si trovassero spazi ornati da statue, semi colonne e grandi vasi di bronzo per la risonanza. La cavea del t. greco doveva avere la forma di un semicerchio abbondante. La προεδρία è la fila dei sedili d'onore che esisteva anche prima degli edifici, una profonda trasformazione della tragedia avvenne con l'ingresso del coro: i vasi bronzei di risonanza aiutavano gli attori cantanti nella diffusione della voce; accanto agli attori c'era il coro, i cui componenti si definivano "coreuti"; prima 12, poi 15; l' Orchestra (ορχήστρα, orchéstra), in architettura, è il termine usato per indicare quella parte del teatro antico, di forma circolare (o, nel teatro romano, semicircolare) dedicata ad ospitare l'esibizione del coro (χόρος, kóros). Il coro in posizione circolare (punto 2 della figura) creava un clima di continuità, di risonanza emotiva, "Il coro è una comunità nella quale si deve tendere al massimo controllo della personalità per la maggiore omogeneità possibile di suono e di colore". "All’interno del creato, l’uomo non è solo individuo che pensa e parla. È anche creatura che canta. È questo lo scopo della sua conformazione fisico-psichica, tanto che cantare è per lui gesto naturale. Si potrebbe addirittura dire che il corpo umano può essere considerato un vero e proprio 'strumento musicale': bocca, corde vocali, polmoni, respiro… Ancor più che per suonare e danzare, l’uomo è fisiologicamente strutturato per cantare. L’uomo, dunque, pensa, parla e canta. Ma il gesto del canto esige un coinvolgimento molto più pieno del corpo che non l’esercizio del pensare e del parlare". (da: Roberto Goitre, Validità del canto corale)

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In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...