mercoledì 30 giugno 2010

Festa della birra a
Lesignana (MO)
28 giugno 2010

Info: http://www.spaghettijensen.com/

Notturni, suoni dell notte


Notturni, suoni della notte
Carpi (MO) 29 giugno 2010
alle
21:30

Sempre all'altezza dell'esecuzione Enrico Malatesta con le sue percussioni, in questa serata a Carpi  (MO) di musica contemporanea.
Affascinante l'Etherguys,  composto da Vincenzo Vasi, Sabina Meyer e Gak Sato,  con i suoi effetti, interferenze, in alcuni momenti sembra davvero di trovarsi sulla luna, di percepire una leggerezza ultraterrena.

di

Giuliana Galante

Info: 059-649905
E- mail: cultura@carpidiem.it

domenica 27 giugno 2010

Associazione culturale : Albero della vita

Associazione Culturale
 Albero della Vita
 Corsi continuativi
Cicli di incontri e Seminari



Per info 320-4652560 / ass_alberodellavita@libero.it



Partecipazione gratuita, ma è meglio avvisare!!

via e-mail a ass_alberodellavita@libero.it oppure telefonicamente

al 320-4652560 o ai numeri dei referenti all'interno delle schede corso.





CORSI CONTINUATIVI INCONTRI E SEMINARI

Biodanza
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sabato 26 giugno 2010

Concerto di : Ologramma

Ologramma La Terza

Mercoledi 30 Giugno 2010

Parco Enzo Ferrari - Modena

alle

21:00

Dott.ssa Giuliana Galante
3476655657

domenica 20 giugno 2010

II Ediz. " Primavera nomade"

26 giugno 2010
presso la:
Rocca di Novellara
Ore 21.30 presentazione"Il libro di Leonard"
Ore 22:00 Concerto dei "Ma noi no"

L'incasso sarà devoluto in beneficenza

Info:
3461401600

venerdì 18 giugno 2010

Ologramma: La seconda

Simone Gaudino e Giuliana Galante
Il concerto di Ologramma

17 Giugno 2010

Parco Divisione aqui- Modena




Strumentali all'opera:
Ingrid Baraldi
Marco Doti
Daniele Cavedoni

Come sempre il gruppo di Ologramma non si smentisce. I ragazzi sono stati eccezzionali nell'eseguire i pezzi del repertorio vario, dal classico al moderno, con grande classe.
Durante quesa serata sono spiccate le voci delle musicoterapeute: Valentina Rambelli e Francesca Curti Giardina, il ritmo di Davide Sassi, Mengozzi Luca  e Federico Magnani alla batteria e percussioni,  il flauto  di Silvia Cavatorta che ha accompagnato i brani dei ragazzi e le chitarre di Daniele Cavedoni insieme a Simone Gaudino e Jonathan Sorrentino.
Assolutamente  professionali nell'esecuzione al pianoforte il pianista/ fisarmoncista  Marco Doti e la msicoterapeuta Ingrid Baraldi al pianoforte, in piu' alla seconda di Ologramma si è aggiunto il basso di Paolo Polce.
I ragazzi che partecipano settimanalmente agli incontri  hanno dimostrato le loro capacità vocali, hanno affrontato il palco con la serietà di professionisti del settore, e ad ogni concerto sembrano piu' uniti e impegnati.
Durante la serata si è svolta la "prima teatrale", con letture,  e coreografie suggestive, a cui hanno partecipato anche i ragazzi, entrando nella parte. 
Dopo ogni concerto  si sente nell'aria la gioia e la serenità del momento condiviso con pubblico.
Adesso si attende con fervore il prossimo concerto che sarà il 30 Giugno alle ore 21:00 al Parco Enzo Ferrari a Modena.
Viva Ologramma!

Dott.ssa Giuliana Galante
3476655657

giovedì 10 giugno 2010

Projectwork: Tonic Music

Projectwork

DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Utente: R.C.
Anni: 60
AMBITO DI INTERVENTO
Intervento individuale domiciliare.
TEMPI: Febbraio ’10 / Luglio 2010
PREMESSA

Il progetto  propone esperienze musicali- corporee finalizzate a stimolare nell’utente i seguenti effetti psicologici , come:

• Effetto accogliente, rilassante e di attivazione creativa.


Perché in realtà il corpo in sé è uno strumento musicale che può essere accordato per favorire una migliore qualità della vita.

MODELLI DI RIFERIMENTO

La metodologia utilizzata è “centrata” sul paziente, con tecniche di rilassamento corporeo guidate.

Si integrano esperienze dall’ascolto attivo alla produzione musicale con l’ausilio dello strumentario Orff, teli, materiali d recupero, fino ad arrivare gradualmente all’accompagnamento vocale.

Su richiesta sono state inserite esperienze di bioenergetica, armonizzando la respirazione con esercizi specifici e momenti di arteterapia .

10 Giugno 2010 (MO)



Dott.ssa Giuliana Galante
Cell. 3476655657
Blog: giulygala.blogspot.com

“Ologramma”, l’orchestra che cura con la musica

Ecco l'articolo uscito oggi su Redattore Sociale.


DI: Francesca Bussi
“Ologramma”, l’orchestra che cura con la musica

È nata a Modena pochi mesi fa, ma ha già un’agenda fitta di concerti. È Ologramma, l’orchestra mista di bambini con disagio e non, creata dal Centro europeo di musicoterapia. Frison, direttrice del Cemu:“Il gruppo misto è ormai una sfida collaudata”



MODENA – C’è Leslie, che ha dodici anni, viene dall’Africa e ama suonare lo xilofono. C’è Lucia, che nelle pause tra una canzone e l’altra abbraccia le sue insegnanti chiamandole “principesse”. E c’è Federico, che suona la batteria con una forza inaspettata per la sua età. Sono alcuni dei componenti dell’orchestra Ologramma, nata a Modena nel gennaio scorso all’interno del Cemu, il Centro europeo di musicoterapia. Si tratta di un gruppo corale e strumentale “misto”, che unisce bambini e adolescenti con disabilità e disagi a studenti delle scuole, musicisti e musicoterapeuti. Tutti insieme, insegnanti e allievi, si ritrovano ogni martedì per provare le canzoni del loro repertorio. Il debutto c’è stato il mese scorso, e ora si preparano altri due concerti che si terranno questo mese a Modena. Chitarre, pianoforte, flauti e percussioni: quasi un’orchestra al completo che satura la stanza di note tra un “Oh happy day” e un “We are the world”. Ci sono cinque musicoterapeuti, tre ragazze e due ragazzi, che dirigono l’orchestra, suonano e cantano, aiutando i giovani musicisti a trovare il tempo, la tonalità e, soprattutto, la concentrazione. “La cosa più difficile è tenerli tutti ‘a bada’ – racconta Valentina – , perché l’entusiasmo è grande”. Far suonare per due ore bambini che magari hanno difficoltà a rimanere seduti al banco quando sono a scuola non è certo un’impresa semplice, eppure al Cemu sembrano aver trovato la chiave giusta. “Devi trovare qual è la motivazione che spinge ogni ragazzo a venire qui – spiega Luca –. Gli devi dare un riscontro, capire a cosa vuole aspirare”. E, soprattutto, come puntualizza Ingrid, “ognuno ha i suoi tempi”.



Attualmente l’orchestra Ologramma conta trentacinque membri, compresi anche quelli del gruppo teatrale che inframmezza i concerti con testi originali. All’ensemble partecipano ragazzi che usufruiscono del sostegno a scuola, alcuni che provengono dai servizi sociali o altri che semplicemente si sono rivolti direttamente al centro di musicoterapica. “Tengo a precisare che non è un gruppo ‘per’ disabili – spiega la dottoressa Roberta Frison, che dirige il Cemu –. Cerchiamo solo di fare musica, lavorando a tutto campo, soprattutto sulla socializzazione”. L’orchestra Ologramma raccoglie anche ragazzi che difficilmente troverebbero occasioni per imparare a suonare in scuole di musica “tradizionali”, ma si caratterizza come un gruppo musicale “normale”, che non vuole per forza fare leva sulla musicoterapia o sulla diversità che caratterizza i suoi partecipanti. L’obiettivo è cercare di avere ora anche un riconoscimento professionale, perché, come spiega ancora la dottoressa Frison, “le arti espressive vengono troppo spesso relegate al tempo libero. Perché un ragazzo disabile può fare solo il commesso e non il musicista?”. In futuro, invece, il Cemu si augura che l’esperienza di Ologramma possa aprire una prospettiva di vera e propria formazione. “La cosa più bella – conclude Francesca –, è vederli gioire per ogni nota, per ogni battito di mani”. L’appuntamento è fissato dunque per il 17 giugno alle 21 al Parco Divisione Acqui di Modena, e per il 30 giugno al teatro del Tempio, sempre alle 21. (fb)

mercoledì 9 giugno 2010

La culla sonora: un caso di PCI

Scuola dell’Infanzia “A.”  A. S. 2009/2010 Osservazioni relative al Progetto “La culla sonora”
Projectwork
La Culla Sonora
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
AMBITO DI INTERVENTO

Scuola dell’Infanzia “A.”,(MO)

Ambito di Gruppo: Il lavoro è svolto con i bambini della sezione ( Piccoli gruppi)

Luogo: aula polivalente della scuola

Utente: S.D

Anni: 4

Obiettivi

Favorire lo sviluppo di relazioni significative nel contesto scolastico

Utilizzare il canale musicale come un mezzo di espressione completo:

suono- corpo- voce

Favorire l’ascolto in chiave attiva con rispettivi feedback

Attivare i canali sinestesici come "contaminazione" dei sensi nella percezione.


Tecniche e materiali utilizzati



• Ascolto Passivo- attivo



• Lavoro in piccoli gruppi in momenti non didattici

Materiali:



• Culla sonora

• Cuscini

• Strumenti musicali( Orff)

• Carillon

• Teli morbidi

Modelli di riferimento

Il modello di riferimento è di tipo umanistico, dall’ascolto passivo all’esplorazione dei materiali, fino ad arrivare gradualmente all’accompagnamento, lavorando insieme al piccolo gruppo come facilitatore d’apprendimento. I momenti individuali sono stati importanti per stabilire un rapporto e la comunicazione con Sara in modo significativo.


Metodologia

La metodologia è centrata sul coinvolgimento attivo e diretto della persona, che attraverso il dialogo tonico ha la possibilità di sperimentare con l’esperienza del corpo, di cogliere i significati aperti alla pluralità dei linguaggi comunicativi ed espressivi: quelli della parola con quelli del movimento, del gesto, dello sguardo, dei sensi tutti.  Il dialogo tonico è alla base della relazione primaria madre-bambino e della costruzione dell’alfabeto primario emotivo. Prima della comparsa dello scambio verbale, il tono rappresenta il principio informatore della relazione del soggetto con il mondo, ciò che trasforma una posizione in postura, un suono in un vocalizzo, un lamento in una richiesta.



Tempi

Novembre ‘09/ Giugno 2010

Verifica

Sono previsti momenti di confronto tra le insegnanti della sezione e un incontro finale per verificare il raggiungimento degli obiettivi.



Riflessioni e conclusioni



Alla fine dell’anno scolastico sarà compilata una documentazione foto/ video come restituzione

alla famiglia del percorso svolto durante l’anno.





Relazione finale
Il lavoro svolto con S. all’interno della culla è stato inserito all’interno della programmazione di classe, e ha avuto un importanza rilevante in connessione con le altre attività proposte dalle insegnanti. Le osservazioni sono il risultato di un lavoro in itinere e hanno visto la partecipazione delle insegnanti di sezione e l’insegnante di sostegno.
Gli incontri hanno avuto inizio nel mese di novembre, S. era accompagnata da 2/3 bambini, due si posizionavano all’esterno e uno si sedeva dentro la culla con lei. All’inizio degli incontri le reazioni di S. erano controverse, si mostrava incuriosita ma di tanto si lamentava, ha avuto bisogno di tempo per abituarsi al nuovo contesto pur conoscendo l’ambiente all’interno della culla.
Si è osservato già dopo i primi 3 incontri che le reazioni al suono erano più coerenti nella seconda parte dell’attività, dopo circa 20 minuti.
Se i primi 20 minuti servivano per favorire l’orientamento sonoro, si è cercato di stimolare l’attenzione della bambina dal particolare al generale, introducendo uno strumento singolo come imput, ad esempio un carillon o un campanellino, e di seguito aggiungere strumenti più acuti con un volume e un intensità maggiore, come cembali, campanelle e metallofoni, questo serviva per attivare gli arti superiori, favorire il rilassamento corporeo e verificare i feedback visuo- spaziali, la direzione del viso e degli occhi verso il suono.
Per quanto riguarda la parte inferiore del corpo si è cercato di proporre suoni gravi, con strumenti di legno, come tamburi di diversi tipi (plastica, pelle), il bongo e le maracas, con lo scopo di verificare l’intenzionalità e la corrispondenza degli arti inferiori.
Durante il progetto si è rilevato che S. risponde bene ai suoni acuti, sia da destra che da sinistra, il movimento dei suoi occhi nel momento di ascolto e attenzione si può osservare da destra verso sinistra, ma la direzione del viso rimane verso lo strumento per qualche secondo.
Per quanto riguarda il movimento le braccia tendono a muoversi poco, con lievi movimenti dal basso verso l’alto, di certo sono molto morbide durante il dialogo sonoro e per qualche ora dopo l’incontro.
Le gambe si muovono dall’alto verso il basso con una flessione in su della gamba destra, meno la sinistra.
Durante gli esercizi in cui i bambini suonavano sul tamburo con le gambe di S. si osservava una reazione del viso con spostamenti laterali, soprattutto a destra, e la richiesta del suono viene espressa con vocalizzi. Alla domanda “ Vuoi ancora la musica?” risponde con sonorità vocali squillanti di richiesta al gioco in atto.
In base ai risultati ottenuti durante questi mesi si propone di continuare il percorso di Musicoterapia con modalità integrative per rispondere a bisogni di S. più specifici durante i successivi 2 anni della scuola dell’infanzia.



La Musicoterapeuta
Giuliana Galante

giulygala@tiscali.it
cell. 3476655657
giulygala.blogspot.com

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...