Continuo a insistere che la poesia come la musica può essere soggettiva, dipende dal sentire di chi la concepisce, dalla creatività, dalla voglia di lanciare i sassi che si hanno dentro la pancia, dalla rabbia e dalle cose non dette.
E forte può essere la risonanza della lettura, del ritmo incalzante, del contenitore e del contenuto, di ciò che ci fà pensare ed elaborare nuove concezioni, nuove immagini, le stesse ogni volta più disparate.
Ogni volta io mi sento cosi.
" Il nuovo anno"
E torno là, in quella stanza,
Io guardavo verso il mare,
e la nave andava lenta.
Ti dicevo: " Ciò vuoi fare?"
La tua vita forse è questa?"
Gennaio, neve, freddo, gelo.
Nel mio cuore un lieve velo
che ha coperto ogni speranza.
Resto là, mente e porta
e non cambia la mia scorza.
Combattiva, ladra, guerriera
batto il mondo e sù da terra.
La poetessa
Giuliana Galante