giovedì 5 novembre 2009










Giuliana Galante- Musicoterapeuta
CELL. 3476655657
E- mail: giulygala@tiscali.it

Questo articolo nasce dall’ esigenza personale di ringraziare il coro “Alle porte del bel Canto”, composto da un gruppo di 15 anziani con una gran volontà di affrontare le difficoltà che comporta essere affetti da Morbo di Parkinson, far sentire la propria “VOCE” comunque e sempre; a proposito posso solo dire di aver imparato moltissimo da persone stupende. Sin dal primo incontro sono tutti molto motivati, alcuni di loro hanno seguito un percorso lo scorso anno, è presente anche una signora affetta da Distrofia Miotonica. Ognuno prende uno strumento a scelta, ci presentiamo anticipando il nome con un suono . L’assistente che li accompagna mi spiega cosa hanno fatto in precedenza, è anche un po’ invasiva, ma non interviene e partecipa all’incontro. Il sig. Carlo mi da un fascicolo con dei brani che hanno cantato l’anno scorso, mi fanno capire che oltre a suonare la loro esigenza è cantare , solo pezzi in italiano, cantiamo suoniamo sulla marcia turca di Mozart. Alla fine mi chiedono di cantare per loro, introduco una strofa di Summertime al piano. Mi salutano dicendo che ci vediamo la settimana prossima. Mi sono accorta che questo gruppo ha bisogno di essere guidato, se non si sentono accompagnati non vedo alcun input da parte loro. Probabilmente è una questione legatoa non tanto all’età quanto alla loro condizione di vita quotidiana, facendo Ginnastica, Logopedia, che sono attività strutturate, non sono abituati ad esprimersi liberamente. Quindi ogni momento sarà più strutturato e il ruolo della terapeuta direttivo, dunque anche la metodologia. Uno degli obiettivi è lasciare loro uno spazio in cui si sentano liberi, facciano proposte, si attivino, mi dicano cosa vogliono e come vogliono farlo. Ovvio che a questo ci arriveremo tra un bel po’ di tempo. Iniziamo con esercizi di respirazione, percepiamo il nostro respiro e l’aria che attraversa il nostro corpo, dalle cavità nasali allo stomaco. Io li aiuto, mi avvicino a ognuno di loro e li regolo, dando il via e mettendo la mano sulla pancia, spiego a cosa serve l’esercizio e spiego che quando cantiamo è importante respirare nei punti giusti, abbassando il più possibile il diaframma, e come dosare il respiro in uscita. Un pezzo che a loro piaceva molto è stato: l’ Inno d’Italia- Mameli- Mameli(1847). Ogni parte veniva letta letto, una frase a testa, poi lo si cantava senza musica, dopo si introduceva la tastiera. Si è Cantato insieme, con l’aggiunta di parti solo suonate, in cui si suonava, e si ripeteva il ritornello alla fine, ma l’inno è molto sentito da tutti( alcuni di loro hanno visto nascere la Prima repubblica) mi dicono che l’inno bisogna conoscerlo a fondo e studiarlo, quindi mi informerò al meglio, e sarà l’argomento che tratteremo. Mi sembrano contenti del discorso del canto, si impegnano molto e mi seguono, quindi il percorso di fondo sarà non solo Musicoterapeutico, ma anche basato sulla Cantoterapia, tecniche di canto, tecniche di mimica facciale e di respirazione. [...] Leggiamo l’inno a turno, fino alla fine, iniziamo a cantarlo. Sono poco attenti, lo eseguiamo tutto, devo condurli fino alla fine, altrimenti c’è un calo di tono. Nell’ultima parte mi chiedono di suonare Romagna mia, un pezzo che sentono molto, c’è il Sig. Giovanni che non parla più, ma canta con tutta la voce che può, e si emoziona diventando uno dei più partecipativi. Dalla prossima volta ci sarà un momento creativo, in cui ognuno leggerà una parola o un pensiero che ha pensato/ scritto durante la settimana, potranno anche cantarlo, inventare una melodia, l’idea è creare una raccolta di pensieri- brani che potrebbe anche diventare un libriccino da dare tutti alla fine degli incontri. [...] Durante gli incontri il lavoro è diventato più specifico e impegnativo.L’ultima volta avevo proposto di scrivere qualcosa a casa, anche una parola, una frase, se è possibile anche in rima. Lo hanno fatto solo 2 del gruppo. Ma se in uno la rima c’era l’altro era un bellissimo pensiero di ringraziamento. Iniziamo con la respirazione. Dopo leggiamo “Bella ciao” una frase per uno alla volta. La ripetiamo cadenzata, come se stessimo cantando senza modulare. Distribuisco gli strumenti, oggi decido io, in modo da far provare diversi strumenti a tutti.Proviamo la canzone, io vado alla tastiera, conoscono bene la canzone, dopo si continua con ” Io vagabondo”, accompagnando con gli strumenti, io do gli stacchi. La proviamo più volte, e migliora. Alla fine leggiamo le cose che hanno scritto, e sono molto belle e impegnate. [...]Oggi introduco alla respirazione l’ Esperienza tattile, si va a tempo dal collo alla spalla, ci soffermiamo sulla mano lentamente, ascoltando la musica e seguendo il ritmo. Ascoltiamo il Gloria di Bach e Haleluia di Hendel. Riprendiamo il Và Pensiero, una versione di Albano, ritmata. La sig.ra Francesca ha portato un cd col Nabucco, sentiamo la versione Classica. La tonalità non va bene, la eseguiamo in la M,con una base , io non canto, eseguo dei gesti che loro devono seguire, pugni chiusi non si canta, ondeggi medi intensità bassa, ondeggi alti canto trionfale. Iniziano a entrare , solo alcuni mi guardano, ma ognuno trova il suo spazio e sono perfetti, si ascoltano nel gruppo, regolano la respirazione e il volume, intensità, buona l’ intonazione. Il progetto si è concluso con un concerto in cui si sono esibiti “come un’occasione unica”, tutti i membri del gruppo, anche chi per motivi di salute si trovava in una condizione di difficoltà, i brani eseguiti sono stati: ” Aggiungi un posto a tavola”; “Va pensiero”; ” Romagna Mia”, la manifestazione si è tenuta il 23 Maggio presso la Polisportiva “G. Pini” , organizzata dall’Associazione Parkinson di Modena.Il Concerto:Non ci sono parole per descrivere questo momento, io ero emozionata ma loro sono stati bravissimi, massimo impegno da parte di tutti e grande risonanza, non credevano di farcela, ma il risultato è stato al di sopra delle aspettative, con progetti futuri che si spera di poter realizzare, infine posso descrivere questa esperienza ricca di sorprese, e indimenticabile!
Giuliana GalanteSpecializzanda in Musicoterapia Scuola di specializzazione triennale Istituto MEME ModenaProject Work c/o CEMU Centro Europeo di Musicoterapia Modena

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...