venerdì 12 febbraio 2010

Queen Mania, San Rocco a Carpi



Queen mania al San Rocco a Carpi, 11 febbraio 2010
Da vedere e sentire, Bravi bravi!!!

mercoledì 10 febbraio 2010

Urlo di rabbia


"Voglio gicare io"

Gioco con i bimbi

corro coi cani

ferimento gamba sinistra

coi randagi aggressivi...

poi diventano lupi

arrivano i ladri..

cosi vanno via


di Giuliana Galante

martedì 9 febbraio 2010

Arteterapia con Sonia Fabbrocinio

Arteterapia con Sonia Fabbrocinio
6 febbraio 2010





"Un viaggio alla scoperta di sè"
06 febbraio 200
Istituto Meme


Giuliana Galante






Franco Basaglia

"Un uomo che ha restituito dignità a chi soffre di malattia mentale"
Giuliana Galante

« Dal momento in cui oltrepassa il muro dell'internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale ([...]); viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione. Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell'individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell'internamento. L'assenza di ogni progetto, la perdita del futuro, l'essere costantemente in balia degli altri senza la minima spinta personale, l'aver scandita e organizzata la propria giornata su tempi dettati solo da esigenze organizzative che – proprio in quanto tali – non possono tenere conto del singolo individuo e delle particolari circostanze di ognuno: questo è lo schema istituzionalizzante su cui si articola la vita dell'asilo »


Franco Basaglia , 1964


Legge 180/78
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Legge 180)




« La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere »
(Franco Basaglia)


Articolo tratto da Wikipedia
La legge 180, Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori, del 13 maggio 1978, meglio nota come legge Basaglia (dal suo promotore in ambito psichiatrico, Franco Basaglia) è una nota e importante legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Successivamente la legge confluì nella legge 833/78 del 23 dicembre 1978, che istituì il Servizio Sanitario Nazionale.
La legge fu una vera e propria rivoluzione culturale e medica, basata sulle nuove (e più "umane") concezioni psichiatriche, promosse e sperimentate in Italia da Franco Basaglia.
Prima di allora i manicomi erano poco più che luoghi di contenimento fisico, dove si applicava ogni metodo di contenzione e pesanti terapie farmacologiche e invasive, o la terapia elettroconvulsivante (che per alcuni casi viene tuttora utilizzata).
Le intenzioni della legge 180 erano quelle di ridurre le terapie farmacologiche ed il contenimento fisico, instaurando rapporti umani rinnovati con il personale e la società, riconoscendo appieno i diritti e la necessità di una vita di qualità dei pazienti, seguiti e curati da ambulatori territoriali.
La legge 180 demandò l'attuazione alle Regioni, le quali legiferarono in maniera eterogenea, producendo risultati diversificati nel territorio. Nel 1978 solo nel 55% delle province italiane vi era un ospedale psichiatrico pubblico, mentre nel resto del paese ci si avvaleva di strutture private (18%) o delle strutture di altre province (27%).[1]
Di fatto solo dopo il 1994, con il Progetto Obiettivo e la razionalizzazione delle strutture di assistenza psichiatrica da attivare a livello nazionale, si completò la chiusura effettiva dei manicomi in Italia.
Nonostante critiche e proposte di revisione,[2] la legge 180 è ancora la legge quadro che regola l'assistenza psichiatrica in Italia.[3][4]

^ edscuola.it: Dossier sulla legge Basaglia, 2003. URL consultato il 02-10-2009.
^ I progetti parlamentari di riforma della legge 180-1978. URL consultato il 02-10-2009.
^ Speciale trent’anni di 180: Indice dei documenti. URL consultato il 6-12-2009.
^ Speciale «Vent’anni di 180»: Indice generale. URL consultato il 6-12-2009.

domenica 7 febbraio 2010

Dott.ssa De Fonzo - Presentazione Cantoterapia


Presentazione del manuale di Cantoterapia
"Il teorema del canto",
di
Mirella De Fonzo
presso l'Istituto Meme a Modena
il 10 Aprile 2010
alle 15:30

sabato 6 febbraio 2010





Corallo, Scandiano (RE)

05 febbraio 2010



Vinnie Moore (New Castle, 14 aprile 1964) è un chitarrista heavy metal statunitense. Fa parte della band britannica UFO ed è considerato uno dei chitarristi più influenti tra quelli che nella metà degli anni '80 presero parte al cosiddetto shredder boom, ovvero il periodo in cui chitarristi di grande tecnica e velocità si affermarono nella scena heavy metal[1]. È stato endorser per parecchie case produttrici di chitarre, tra cui la Music Man. Nel 2007 Moore ha però lasciato quest'ultima per passare alla Dean. Ha anche un contratto per gli amplificatori






Nato a New Castle (Delaware) il 14 aprile 1964, Vinnie Moore ha cominciato la sua carriera professionale all'età di 12 anni suonando in vari club e bar finché Mike Varney dell'etichetta Shrapnel lo scoprì attraverso un articolo su una rivista. Tramite lui ebbe l'opportunità di prendere parte ad uno spot della Pepsi del 1985 anche se, come è ben visibile, nello spot Vinnie non appare. Ci sono inquadrature delle sue mani che suonano e la traccia di chitarra che si sente è stata effettivamente registrata da lui, ma l'attore che finge di suonare è un altro[2]. Successivamente Moore registrò il suo primo album da solista, Mind's Eye, con etichetta Shrapnel Records e con l'altro chitarrista Tony MacAlpine però alle tastiere. Quest'album ricevette numerosi premi da riviste del settore e vendette oltre 100.000 copie. Moore si unì poi alla band heavy metal Vicious Rumors, partecipando alle registrazioni del loro album di debutto, Soldiers of the Night e successivamente alla band di Alice Cooper per un tour. Nel 1987 registrò il video didattico Advanced Lead Guitar Techniques e nel 1989 un altro dal nome Speed, Accuracy and Articulation. Insieme ad altri chitarristi come Al Di Meola e Allan Holdsworth, Vinnie Moore continua ancora a registrare per la Shrapnel Records. Dal 2003 fa parte del gruppo hard rock UFO.






Da Wikipedia

Sindrome di Down

Nel 1959 Jerome Lejeune scoprì che la sindrome di Down è causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più (o parte di esso), da qui la definizione di trisomia 21 come sinonimo della sindrome stessa. Circa nel 95% dei casi, la causa di questa anomalia genetica è la mancata disgiunzione dei cromosomi che si verifica durante una delle divisioni meiotiche che portano alla formazione dei gameti della madre; ne consegue che lo zigote avrà un assetto di 47 cromosomi, con un cromosoma 21 soprannumerario in tutte le cellule dell'individuo affetto, anziché il normale numero diploide di 46 cromosomi tipici della specie umana.
La sindrome può essere causata anche da un altro tipo di mutazione: la traslocazione robertsoniana, in uno dei due genitori in cui un braccio del cromosoma 21 si fonde ad un altro cromosoma acrocentrico (di solito il cromosoma 14). Gli individui portatori di tale traslocazione sono fenotipicamente normali, ma presentano un'elevata probabilità di avere figli con sindrome di Down (forma familiare). Quest'ultima forma è indipendente dall'età della madre.
Un'altra forma, diversa dalla prima che è caratterizzata dalla presenza di 47 cromosomi in tutte le cellule dell'individuo, è caratterizzata dalla mancata disgiunzione in una delle mitosi che avvengono dopo la formazione dello zigote. L'individuo è caratterizzato da mosaicismo, cioè da due popolazioni cellulari, quella con 47 cromosomi e quella con il normale numero di 46. Questa forma sarà più lieve quanto maggiore sarà il numero delle cellule con un numero normale di cromosomi.
La sindrome di Down comporta situazioni diverse di rallentamento dello sviluppo, ma in genere non preclude possibilità allo stesso: è possibile una buona integrazione e convivenza, data la volitiva capacità di apprendimento che caratterizza l'individuo down.
Epidemiologia [modifica]

Grafico rappresentante i casi di trisomia-21 ogni 1000 nati in relazione all'età della madre.
Interessa tutte le etnie, sia maschi che femmine e si manifesta (incidenza) in un caso ogni 700-1.000 nati vivi. Molti di più sono i concepimenti che riguardano la trisomia 21, dato che 3 casi su 4 si concludono con un aborto o con la nascita di un bambino/a morto/a. Se questo non avvenisse il rapporto sarebbe attorno a 1:200 circa.
Il grafico a destra ci mostra come l’età della madre sia correlata fortemente alla probabilità di avere un individuo affetto dalla sindrome di Down. Si nota, infatti, che, in media, la probabilità per donne di un’età compresa tra 20 e 24 anni è decisamente minore rispetto a quella di donne dai 45 anni in su (si parla di circa 1 su 1550 contro 1 su 25). Però il grafico può portare a delle inesatte affermazioni: il fatto che la probabilità sia così differente in relazione all’età della madre non deve far pensare che la maggior parte delle donne che partoriscono un figlio affetto da trisomia-21 sia d’età relativamente avanzata. Infatti, poche sono le donne che intorno ai 45 anni d’età decidono di avere un figlio. Quindi, i figli nati con trisomia-21 sono maggiormente partoriti da madri relativamente giovani (di fatto solo un neonato con sindrome di Down ogni cinque ha una madre con più di 35 anni), che concepiscono di più rispetto a donne più avanti nell’età. Non si pensi inoltre che donne d’età inferiore ai vent’anni non partoriscano figli affetti dalla sindrome di Down, bensì che sono, in parte, irrilevanti per il grafico.
Ad ogni modo si può affermare che l’età della madre è estremamente influente per la probabilità che un figlio sia affetto o meno da trisomia-21.
Qui di seguito sono proposti i dati esposti nel grafico con percentuale ogni 1000 nati:
Età della madre (anni)
Numero di casi ogni mille nati
Percentuale
20-24
0,6
0,06 %
25-29
0,8
0,08 %
30-34
1,5
0,15 %
35-39
2,6
0,26 %
40-44
14,3
1,43 %
45 in poi
34,2
3,42 %
Segni e sintomi [modifica]
Diagnosi pre-natale [modifica]
È possibile una diagnosi pre-natale tramite amniocentesi: si può vedere al cariotipo l’evidente anomalia del cromosoma. All’ecografia fetale ci possono essere alcuni segni di probabilità:
il femore, in rapporto alla lunghezza delle altre ossa, è molto corto
anomalia della cerniera occipitale: è più infossata ed è più stretto lo spazio tra occipite e prima vertebra cervicale (di difficile individuazione)
diminuzione della quantità di movimento globale del feto
Nella maggior parte dei casi l'individuo presenta:
Mongoloidismo, corpo basso e tozzo e collo grosso
Macroglossia - può portare a problemi di deglutizione
Atresia esofagea e intestino piccolo
Ipotonia più o meno marcata, presente nel 95% dei casi
Plica palmare
Lassità legamentosa, di varia entità, che porta ad apertura in abduzione esagerata delle anche (180°) e diminuzione dell’angolo del polso con aumentato rischio di lussazione.
Cardiopatia congenita
Alterazione funzionamento della tiroide
Microcefalia, non evidenziabile alla nascita, ma durante la crescita
Ritardo di organizzazione delle tappe motorie (anche imponente), non per un danno del sistema neuromotorio, ma per deficit della prassia
Il ritardo mentale varia da forme più gravi (QI 25-50) a forme lievi nei mosaici genetici. Comporta anche ritardo nel linguaggio
Anomalia degli occhi: infatti l'occhio della persona affetta da questa malattia presenta un taglio che invece di essere normalmente a forma di dosso cioè che va dal basso verso l'alto formando una curva è allungato dalle ghiandole lacrimarie alla parte posteriore dell'occhio stesso, simile a quello delle popolazioni mongole, quindi dell'Asia Orientale(si noti anche il termine usato principalmente dai medici per designare tale anomalia: mongolismo).
Si ha maggiore sensibilità alle infezioni e spesso, disfunzioni del cuore (difetto del setto interatriale,interventricolare) e di altri organi: principalmente per tal motivo la vita media, senza interventi, non supera i 30-40 anni. Attualmente però la media si è innalzata sino a 60 anni, perché col progredire delle tecniche chirurgiche, molte anomalie cardiache anatomiche possono essere trattate con successo.
Al downismo è associata un'amiloidosi Alzheimer-simile.
Prevenzione [modifica]
Quando si studiano casi di sindrome di Down dovuti a traslocazione, si trova di solito che un genitore, anche se fenotipicamente normale, presenta un cariotipo a 45 cromosomi. Uno di questi cromosomi è formato dai bracci lunghi del cromosoma 21 unito al braccio lungo di un altro cromosoma acrocaentrico (di solito il cromosoma 14), mentre i bracci corti residui si uniscono a formare un piccolo cromosoma acentrico che solitamente è instabile mitoticamente e viene perduto, ma poiché contiene geni non essenziali non si hanno conseguenze cliniche. Perciò ai genitori di un figlio affetto da sindrome di Down dovuta a sbilanciamento di traslocazione robertsoniana, si consiglia di procedere alla determinazione del loro cariotipo; se l'uno o l'altro genitore sono portatori della traslocazione, essi vengono avvisati del fatto che vi è un aumentata probabilità di avere un altro figlio affetto da sindrome di Down.
Da parecchio tempo si ritiene che la sindrome di Down, e un certo numero di altri effetti negativi legati alla non-disgiunzione, sia più probabile in bambini nati da donne non giovani. Le ragioni di questo fatto non sono chiare ma si è notato che sono in relazione con il tempo di permanenza dell'uovo nell'ovaio fermo nel diplotene della profase della meiosi 1 in cui si verifica scambio di frammenti di cromatidi tra due cromatidi non fratelli di cromosomi omologhi; la permanenza in questa fase di scambio determinerebbe l'amplificarsi di errori nella disgiunzione dei cromosomi durante l'anafase.
Studi recenti hanno indicato anche che circa nel 5% di casi con sindrome di Down dovuta a non-disgiunzione il cromosoma in più deriva dal padre anziché dalla madre.
Trattamento [modifica]
Il trattamento può essere perseguito solo per le complicazioni della malattia, quali possono essere, tra le più frequenti, sordità, malattie cardio-vascolari, leucemia, invecchiamento precoce e diabete.

Tratto da Wikipedia

Dott.ssa Giuliana Galante

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...