domenica 11 novembre 2012



Sabato sono stata a un seminario di MT a Torino, dove ho avuto modo di ascoltare delle cose che apparentemente sembrano molto scontate, ma repetita iuvant...

Non bisogna mai date per scontate alcune cose che accadono nei gruppi di cui ho parlato durante un convegno a cui ho partecipato lo scorso maggio, cose semplici di cui i gruppi risentono, le "Contingenze "....
Tutti i partecipanti di un gruppo dovrebbero essere consapevoli  di questi punti:
  • Il setting come luogo fisico-relazionale
  • L'integrazione di tutti i partecipanti
  • Le emozioni in gioco
  • L'apprendimento
  • Aspetti educativi, cognitivi e affettivi
  •  



Prima di entrare all'interno del setting bisogna ricordare.....




Ogni incontro è un nuovo incontro.

Ad ogni incontro bisogna ripensare il proprio intervento in modo professionale.

Porre attenzione alle dinamiche globali del gruppo nel qui ed ora.

Mettersi in discussione. Evitare le polemiche.

Ascoltare, accogliere i bisogni espressivi dell'altro.

Contenere e contenersi.

Essere consapevoli delle finalità senza far prevalere le proprie aspettative artistiche col rischio di perdere di vista le persone.

Si è gruppo quando ci si concentra tutti sull'intervento, si accoglie il disagio dell'altro portandolo su un piano più alto ponendosi delle domande: “Cosa posso fare per sostenerlo? Per condividere questo momento di difficoltà?
 
Dott.ssa Galante Giuliana

lunedì 5 novembre 2012

Giuliana Galante: Insegnante
 
 
“La vera creatività è nella relazione, nella comunicazione di emozioni, nel rapporto creativo della persona con gli altri o con la natura.
Borges in “Alle pagine di un libro”
 
I bambini, con cui lavoro mi stupiscono sempre, le loro riflessioni e i loro pareri per me sono importanti e spesso chi fa il mio lavoro dovrebbe prendere spunto da loro... sia rispetto alle attività e chiedere loro cosa gli piace o cosa vorrebbero approfondire, sia perchè ogni cosa detta è vera, è reale e onesta.
Gli adulti onesti di solito non sono cosi, ce ne sono, ma non sempre dicono ciò che pensano, per convenzione  o solo perchè sono adulti.
Il bello del mio lavoro è che posso meravigliarmi, arrabbiarmi e sgridare qualcuno, giocare con loro ma nessun giorno è uguale a un altro.
Si cresce insieme , ci si contamina con le più varie forme di lingua, non linguaggio,  dove il non detto è ricco di intensità, spinte emoozionali e condivisione.
 
Giuliana Galante

venerdì 2 novembre 2012

Gioco simbolico e paure

Giocare in modo creativo comporta l'uso dei simboli, e tutto cio' alla fine porta alla crescita individuale.
Si comprende quanto il gioco sia connesso all'attivita' educativa insieme alla  scoperta dell'altro.
Trasformarsi per un giorno (Halloween)  ha un'importanza enorme: far paura, essere mostruosi per un giorno per sconfiggere le paure. Travestirsi è un gioco.
Significa avere l'aria di possedere quel che non si può dire, essere forti e coraggiosi.... aprirsi al mondo del simbolico.
Bisogna liberare le loro paure esorcizzandole col gioco sempre.
 

Giuliana Galante


 

Ludwig Mirak, 𝑬' 𝑸𝑼𝑨𝑺𝑰 𝑳'𝑨𝑳𝑩𝑨

In arrivo: LUDWIK MIRAK, E' quasi l'alba Lui è un cantautore di cui sentiremo parlare molto! Si chiama Paolo Karim Gozzo (in arte...