"Le forme del Pensiero Musicale" Questo blog si occupa di Musicoterapia,di musica, dell'importanza del canto nella vita dell'uomo, e di tutte le forme di Arte ad essa correlate. In alto: "Picassiana" 2008
venerdì 30 maggio 2014
DSA: Disgrafia e non solo
Relazione: I D.S.A
Autore:
Berninger, Virginia W.
O'Malley May, Maggie
Fonte:
Journal of Learning Disabilities; 3/1/2011, Vol. 44 Issue 2, p167-183, 17p
Tipo documento:
Articolo
L'università di Washington, Seattle, ha approfondito la ricerca sui disturbi specifici dell'apprendimento in chiave multidisciplinare e programmatica , indagando sulle convergenze genetiche e comportamentali, sia per quanto riguarda la Disgrafia e la Disortografia, la Dislessia e le difficoltà dell'apprendimento orale e scritto, in cui si riscontrano elementi della dislessia, più difficoltà legate a codifica e comprensione.
Altre forme di D.S.A. sono la Discalculia o disturbo del calcolo.
Secondo le attuali ricerche le cause hanno un origine neurobiologica e si presentano come un atipia dello sviluppo in cui con le dovute strategie è possibile sostenere e modificare positivamente il quadro clinico.
I casi studiati hanno dimostrato che le diagnosi possono essere diverse, ogni persona può rispondere al trattamento se adatto e se risponde a esigenze specifiche. E' importante tenere in considerazione elementi genetici e fenotipici nel pianificare e valutare le strategie d'intervento soprattutto nel contesto scolastico quando uno studente non risponde.
Riconoscere che l'insegnamento può essere personalizzato ad ogni livello scolastico e una opportunità per ogni studente, non bisogna sottovalutare che i ragazzi e i bambini con disturbi relativi all'apprendimento sono vulnerabili, e le loro difficoltà aumentano da un anno scolastico all'altro a causa della complessità della scuola da un grado a quello successivo.
Caratteristiche generali:
Prima di parlare dei D.S.A. bisogna sempre pensare che tali disturbi riguardano persone con differenze individuali, diversi livelli di competenza, ad esempio non tutti i dislessici sono uguali
Spesso, nei bambini dislessici l'’acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo è stata più lenta rispetto alla media (ad esempio camminare, parlare etc…), si parla dunque della presenza di “Fattori di rischio (ritardo/disturbo di linguaggio, non gattona mento, ritardo motorio, mancinismo, ecc.).
I bambini con D.S.A. hanno problemi con la memoria a breve termine mentre, generalmente, hanno un’eccellente memoria a lungo termine.
Hanno problemi di memoria con l’informazione strutturata in sequenza come ad esempio imparare i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le note musicali, le tabelline o l’alfabeto. Pensano principalmente per immagini.
Spesso hanno difficoltà a ricordare la loro data di nascita, il Natale o le stagioni.
Spesso confondono la destra con la sinistra e non hanno una buona percezione del tempo che scorre con la conseguente possibilità di avere difficoltà nell’organizzazione e nell’essere puntuale. La lettura dell’orologio può non essere acquisita o risultare difficile.
Si possono riscontrare difficoltà motorie fini, come allacciarsi le scarpe o i bottoni; Il modo in cui tengono in mano la penna, solitamente ma non sempre, è inconsueto.
Possono essere ambidestri. Appaiono non coordinati e goffi nei movimenti. Non amano molto disegnare e soprattutto non amano assolutamente colorare.
Hanno notevoli difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione; durante le prove orali, nelle materie precedentemente studiate a casa, solitamente non hanno difficoltà (se non si presenta una difficoltà di linguaggio), ma ottengono scarsi risultati nelle prove scritte. Nelle rielaborazioni spontanee hanno notevoli difficoltà nello strutturare un discorso che abbia un senso e la giusta successione dei tempi.
Difficoltà nella lettura e nei calcoli:
I bambini dislessici apprendono rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione,la sperimentazione e gli stimoli visivi. Sono molto vivaci e tendono ad evidenziare ciò che sanno fare bene per sopperire alla mancanza di ciò che a loro risulta difficile ottenere.
La lettura può apparire molto lenta e/o molto scorretta. Al contrario possono avere una ragionevole rapidità di lettura ma senza una buona comprensione. I bambini con D.S.A. non leggono in modo fluente. Sono lenti a scrivere, in modo particolare quando devono copiare dalla lavagna, commettono errori, saltano parole e righe, non utilizzano armoniosamente lo spazio del foglio. Molti scrivono con caratteri troppo grandi e/o troppo piccoli e preferiscono ( e devono!!) scrivere in stampato maiuscolo.
Possono avere difficoltà ad utilizzare il vocabolario, a memorizzare termini difficili e specifici delle varie discipline, ricordare gli elementi geografici o collocare in modo corretto l’ordine temporale degli eventi storici.
Il loro lessico spesso è povero, possono avere difficoltà nell’espressione verbale del pensiero; nel riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana. Tutti i
bambini con D.S.A. hanno difficoltà nell’apprendere le lingue straniere e in particolare nella loro espressione scritta. La non corrispondenza dei grafemi rende molto difficile la memorizzazione dei termini.
I maggiori problemi si evidenziano nell’apprendimento della lingua inglese a causa delle differenze tra la scrittura e la pronuncia delle lettere.
Molti bambini con D.S.A hanno difficoltà a fare i calcoli in automatico, ad eseguire numerazioni regressive e le procedure delle operazioni aritmetiche (incolonnamento, riporto, ecc. a causa della difficoltà nella gestione dello spazio sul foglio).
Nel disturbo del calcolo possono essere compromesse diverse capacità, incluse quelle “linguistiche” (per esempio comprendere o nominare i termini, le operazioni o i
concetti matematici, decodificare i problemi scritti in simboli matematici), quelle “percettive” (per esempio riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici raggruppare oggetti in gruppi), quelle “attentive” (per esempio copiare correttamente i numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali), “matematiche” (per esempio seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti e imparare le tabelline).
I bambini D.S.A. possono presentare una sola caratteristica o più caratteristiche (o tutte) contemporaneamente, inoltre la “alterazione” delle abilità dipende molto anche
dall’entità della caratteristica presentata.
E’ importante che in presenza di molti aspetti come quelli sopraelencati si intervenga tempestivamente sul bambino cercando di far eseguire una diagnosi che potrebbe fugare ogni dubbio attuando la possibilità di mettere in atto immediatamente tutti gli accorgimenti necessari.
Un bambino D.S.A. non riconosciuto può avere gravi problemi in termini di autostima. Non di rado, infatti, si giunge tardivamente ad una diagnosi di D.S.A. perché ci si sofferma a cercare la causa dei problemi psicologici riscontrati nel bambino.
Il rifiuto per tutto ciò che riguarda la scuola, la mancanza di interesse, i frequenti “mal di pancia” mattutini, la chiusura in se stessi, l’aggressività o al contrario l’apatia, la sensazione di inadeguatezza, l’ansia esagerata, la frustrazione nell’incapacità continua di eseguire i compiti richiesti, sono i sintomi più evidenti che dovrebbero portare la famiglia ad interpellare uno psicologo, il quale, nella maggior parte dei casi riscontra l’origine proprio nel mancato riconoscimento di D.S.A.
Dislessia e Disgrafia: Difficoltà comuni
Informazioni:
Autore:
Mather, David S.
Fonte:
Journal of Learning Disabilities; Jul/Aug2003, Vol. 36 Issue 4, p307, 11p, 1 Diagram, 1 Graph
Tipo documento:
Articolo
Pubblicazione:
Sage Publications Inc.
Dopo studi condotti da Mather, David S., pubblicati su Journal of Learning Disabilities ( Jul/Aug2003, Vol. 36 Issue 4, p307, 11p, 1 Diagram, 1 Graph) sono emersi aspetti comuni nel funzionamento cerebrale dei giovani adolescenti con Dislessia e Disgrafia, gli individui condividono una limitazione nei processi dell'emisfero sinistro che non compromette solo il linguaggio scritto. E' possibile che questa limitazione sia dovuta a un'alterazione del meccanismo di scanning relativo alle strutture spaziali-temporali, dunque i bambini in questione manifestano difficoltà nell'apprendere la lingua scritta a causa della dominanza dell'emisfero sinistro. Durante lo studio condotto, i gruppi indagati erano composti da buoni lettori/ basso livello di ortografia, basso livello di lettura / basso livello di ortografia, buoni lettori /buon livello di ortografia.
Procedure Dual-task time-sharing sono state utilizzate per inferire lateralizzazione cerebrale durante attività verbali e non verbali. Di solito si utilizzano le procedure di tapping con una mano durante performance verbali o di tipo spaziale: lettura di un testo non familiare o risoluzione di un problema non verbale (disegni). La difficoltà del tapping indica che l’emisfero opposto è coinvolto in entrambi i compiti.
In questo studio è stato utilizzato il paradigma dual task, i ragazzi con un livello basso di ortografia e lettura hanno raggiunto risultati inferiori e simili tra loro.
Da questi risultati è emerso che le persone con dislessia e disgrafia mostrano una limitazione di elaborazione nell'emisfero sinistro, che non si limita alla lingua scritta; questa limitazione è dovuta alla mancanza di un meccanismo di scansione per la conversione di matrici spaziali (ad esempio , i modelli di ortografia ) a forma temporale.
L’ipotesi è che i nostri due emisferi lavorino in maniera asimmetrica e che la mancanza di questa asimmetria sia alla base della dislessia. Dall’indagine è emerso come nei soggetti dislessici ci sia una maggiore prestazione nella visione laterale di campo destro rispetto a quello sinistro; un training di addestramento produce un miglioramento della lettura e nella scrittura con la riduzione di questa differenza tra destra e sinistra.
Denckla ( 1985) ha osservato che bambini di 6 - 8 anni di età a rischio di dislessia hanno avuto difficoltà a svolgere un compito con la mano sinistra, in risposta a un comando verbale - una constatazione indicativa.
Indagare sulla scansione laterale del cervello è importante perché fornisce una spiegazione del perché alcuni individui quando iniziano a leggere hanno grande difficoltà di apprendimento per acquisire in modo coerente la lettura ( McGuinness , 1997) da sinistra a destra . Anche se sembra che la direzionalità degli emisferi sia addestrabile (Clay , 1972 , 1985) , per i bambini RH- dominanti l'emisfero è in grado di imparare verso destra ( Aschoff , 1974 ) .
Questa possibilità è compatibile con la prova che bambini dai 5 ai 7 anni, età in cui la lettura è normalmente appresa , manifestino già a questa età un ritardo di maturazione ( Fletcher & Satz , 1980; Jansky , 1978; Satz , Taylor , Friel , e Fletcher , 1978 ) .
Prima di concludere , è importante prendere atto che lo sviluppo di una scansione o una funzione destra dominante và inserita in un contesto più ampio . Come potrebbe essere anticipato dall'analisi finora, la ricerca con gli scolari , ( non scolarizzati ) adulti , e le persone colte in età adulta, ha dimostrato che la funziona dominante non si sviluppa spontaneamente, ma piuttosto dipende dall'istruzione o dall'esperienza di solito acquisite nella scuola primaria ( Kolinsky , Morais , Contento , e Cary , 1987; . Kolinsky et al , 1990) .
Tuttavia, ci sono alcune evidenze che suggeriscono che si sviluppa anche in individui non scolarizzati come i marinai.
Lo studio in questione ha dimostrato che la dislessia la disgrafia sono disturbi specifici che differiscono dal controllo nel non essere abili a mantenere performance di tapping con la mano destra rispetto alla conoscenza dell’orientamento spaziale delle linee.
Le difficoltà relative al tapping con la mano sinistra sono state osservate e riconosciute in quanto la differenza riguarda i processi LH , sono molti oggi gli studi relativi a mappatura cerebrale, meccanismi di codifica, scanning, ricerche visive, ipoteticamente dovuti all’introduzione prematura della lingua scritta di bambini non ancora maturi dal punto di vista della dominanza dei processi LH. Ciò presume che i bambini in questione avranno difficoltà nella lettura, a dispetto di un linguaggio parlato precoce.
Per riassumere, questo studio ha dimostrato che le persone con dislessia e disgrafia hanno in comune la difficoltà di scansione da di controllo
relativa all'emisfero sinistro.
Articoli tratti dalla Biblioteca Online dell'Università degli studi di Parma
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